venerdì 8 novembre 2013

UNA STANZA SOTTO IL TETTO - IDEE E INDICAZIONI PRATICHE PER RECUPERARE UNA SOFFITTA

Se volete creare una stanza in più collegando all'abitazione la vostra soffitta o se subite il fascino degli alloggi con il soffitto mansardato ci sono alcuni aspetti pratici che dovete assolutamente approfondire prima di procedere alla realizzazione delle opere.


Occorre, infatti, valutare numerosi aspetti che concorrono alla fattibilità o meno dell’intervento edilizio ed alla sua convenienza in termini di costi/benefici.
Il primo passo è quello di verificare che i vani da recuperare abbiano un’altezza interna tale da rispettare i minimi previsti dalla legge. Trattandosi di normative regionali ci possono essere alcune lievi differenze , in Emilia Romagna, per esempio, sono utilizzabili le porzioni di vano con altezza maggiore di metri 1,80.
Per procedere è poi indispensabile verificare, con l’aiuto di un ingegnere, la possibilità di realizzare un collegamento mediante una scala interna oppure, in caso di nuova unità immobiliare,la fruibilità  della scala condominiale. E’altrettanto fondamentale verificare la condizione delle strutture portanti del tetto e del solaio di calpestio al fine di intervenire con le dovute opere di adeguamento, qualora necessarie.
Fatte queste verifiche si passa alla fase del progetto e delle pratiche edilizie da presentare al proprio Comune, incaricando un tecnico iscritto all’albo professionale (architetto o geometra)  alla redazione del progetto architettonico. Altre figure professionali saranno coinvolte nella fase di progettazione ed esecuzione delle opere: sarà necessario nominare un responsabile per la sicurezza nel cantiere, un termo-tecnico che si occupi di preparare relazione e progetto sull’impianto e l’isolamento termico ( aspetto importantissimo) ed eventualmente un ingegnere strutturista che presenti al Comune il progetto statico (nel rispetto anche della normativa antisismica).
In caso di edifici di pregio storico o situati in particolari zone di interesse paesaggistico potrebbe essere necessario acquisire anche pareri di altri enti come per esempio la Sovrintendenza per i Beni Architettonici ed il Paesaggio.
Il progettista dovrà prestare la massima attenzione affinchè siano rispettati tutti i requisiti di aero-illuminazione per garantire ai futuri abitanti luce, aria e comfort. A tal proposito possono essere aperti lucernai, abbaini, terrazzi e finestre posizionati sulle falde in pendenza.
Per la distribuzione funzionale degli spazi interni devono essere rispettate le prescrizioni dei Regolamenti comunali ( per esempio, a Bologna, la camera matrimoniale non deve avere una superficie inferiore a 14 mq. ).
Oltre al costo dell’intervento e alle parcelle professionali si dovranno pagare al Comune gli oneri di urbanizzazione primaria e secondaria ed una quota in percentuale sul costo di costruzione.
A seguito dell’intervento, sarà necessario anche presentare la pratica di “variazione catastale”, per aggiornare la pianta dell’abitazione secondo le modifiche apportate. 
Nonostante questo tipo di intervento si configuri il più delle volte come particolarmente complesso ed oneroso occorre considerare che, soprattutto in aree di pregio quali centri storici o quartieri residenziali dove il prezzo degli immobili al mq è piuttosto elevato, può risultare economicamente molto conveniente. Al momento occorre anche ricordare il recupero della superficie del sottotetto si configura come ristrutturazione ed in quanto tale può usufruire degli sgravi fiscali che restano fissati al 50%, come per il 2013, anche nel 2014. 

E dopo le prime importanti verifiche e valutazioni ( un po' noiose ma assolutamente doverose)  veniamo alle "ispirazioni" che ho raccolto sul mio profilo Pinterest tutto dedicato a stanze e zone studio per bambini da ricavare "sotto il tetto". Per vedere tutta la raccolta, oltre alle immagini che ho scelto per questo post, cliccate qui "UNA STANZA SOTTO IL TETTO"

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Foto 3


Foto 4

Il filo conduttore delle mie scelte sono i colori chiari ( preferibilmente il bianco) e gli elementi strutturali ripristinati lasciati a vista. I soffitti inclinati forniscono un'infinità di spunti per creare giochi di luce e volumi. e La luminosità,nella maggior parte dei casi zenitale, contribuisce al disegno degli spazi che risultano fortemente caratterizzati e personalizzabili.

Foto 5

Foto 6











venerdì 1 novembre 2013

DESIGN NELL'ARIA

Finalmente sono riuscita ad inserire sul Blog le icone di collegamento ad altri social tra cui Pinterest su cui in questo periodo, dopo vari tentennamenti, sto creando il mio profilo. Come tutti saprete Pinterest è un social network, nato già da alcuni anni, che consente di caricare, salvare, ordinare e gestire immagini, creando "pin" suddivisi per argomenti di interesse. Un po' come raccogliere ispirazioni ritagliando e catalogando immagini dalle riviste (come sono antica eh!!!). 
Insomma, dopo una prima fase di studio, mi sono messa all'opera ed  il risultato di una delle mie prime raccolte di cui vi propongo qualche immagine si intitola "DESIGN NELL'ARIA" 


                         

Tutti i bambini vanno pazzi per i palloncini ed è impossibile dar loro torto... Come non rimanere rapiti per almeno un attimo da un palloncino rosso che volteggia e sale nel cielo?
Baloon Bench è pensata e realizzata dai designers dello studio giapponese H220430 che si sono ispirati al film francese Le Balloon Rouge di Albert Lamorisse, vincitore della Palma d'oro a Cannes nel 1956. Il film è un corto di animazione che narra l'amicizia tra un bambino parigino e, appunto, un palloncino rosso che trova imprigionato per strada.
Balloon Bench è semplicemente un divano in pelle. La vera peculiarità sta nel mazzo di palloncini fissati alle 2 estremità che ancorano (attraverso dei perni nascosti) la seduta al soffitto.

Ancora palloncini per queste splendide lampade Balloon Glow dello studio CrousCalogero perfette per la cameretta di un bambino.


In alternativa ai palloncini si può anche optare per le nuvole WHITE CLOUD CELING LAMP di PA DESIGN che ho già mostrato nella mia wishlist VOGLIA DI BIANCO . 

E per finire ancora una culla che purtroppo mi sono persa nel momento del bisogno (vedi anche UNA CULLA FANTASTICA).
Si chiama Roll ed è prodotta dall'azienda italiana Woodly. Roll è una culla nata per essere sospesa. Quattro robuste corde di cotone si uniscono ad un anello centrale che si collega ad un gancio sul soffitto o ad un treppiedi appositamente realizzato per la culla. Sospendere la culla, fa sì che il supporto non si limiti a oscillare in una sola direzione, gli spostamenti diventano morbidi e casuali, assomigliando a i movimenti del bambino nella pancia della mamma. Un guscio di legno, accoglie un morbido nido in purissimo feltro di lana, per un confort totale del bambino. La culla interna è estraibile e lavabile, mentre la scocca di legno girata sottosopra sarà trasformabile in un pratico tavolino.



Tutte le immagini sono raccolte nella mia pagina Pinterest

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